Lo spolverino è quel capo che tiriamo fuori dall’armadio quando fa troppo caldo per il cappotto, ma ancora troppo freddo per rinunciare alla giacca
Lo spolverino è un soprabito leggero, di solito di tela o di seta, lungo, da metà coscia in giù: tra fine Ottocento e i primi del Novecento, era un il capo perfetto perfetto per viaggiatori e automobilisti, che desideravano un capo leggero e sportivo per coprirsi all’occorrenza, ma facile e leggero da trasportare. Oggi lo spolverino è la scelta di chi esce tardi dall’ufficio, si dirige direttamente agli eventi mondani che offre la città, e vuole protezione dal fresco della sera, pur mostrandosi impeccabile e elegante. Il capo è molto eclettico di natura, e si presta perfettamente a moltissime occasioni.
Lo spolverino può essere elegante o sportivo in base al tessuto
Per i look di tutti i giorni quello più indicato è di un tessuto sportivo, dai toni neutri e classici, o in tinta unita: pratico e facile da abbinare.
Per un look più formale, anche sul luogo di lavoro, lo spolverino è più elegante, di un tessuto leggero e pregiato, meglio se tagliato su misura. Indicato anche su un abito da cerimonia, perfetto come “salvagente” in quelle giornate in cui bisogna essere impeccabili, ma il tempo sembra non collaborare.
Potete acquistarne due, uno per ogni occasione, in alternativa vi basterà riflettere su quale sfruttereste di più in base alle vostre abitudini.
Lo spolverino va indossato con gonne che non superino il ginocchio, o comunque il suo stesso orlo, per evitare di spezzare otticamente la figura e appesantire la silhouette. Rischio che viene evitato con le gonne aderenti: via libera, quindi, a gonne più aderenti, a tubino e pencil skirt, anche se lunghe.
Se preferite i pantaloni, abbinatelo a quelli a sigaretta, anche jeans, purché siano stretti alla caviglia.
Infine, per quanto riguarda le scarpe, sceglietele col tacco: le ballerine o comunque quelle flat sono concesse solo alle più slanciate.
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Fonte copertina: Instagram
